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Messina, Terra di Santo Stefano: un sogno, un progetto, una realtà


“Si ripete dopo 1000 anni. Torna il mulino al Soprano!” 

Così Nino Crupi invita i concittadini e amici all’inaugurazione del punto vendita bio e del mulino della propria azienda “Terra di Santo Stefano – AgriCultura” a Santo Stefano di Briga, tenutasi lo scorso sabato 22 dicembre.

Nino Crupi potrebbe essere annoverato tra i giovani che credono nelle risorse inesauribili della terra, che perseverano nel progettare come realizzare il proprio sogno, che una volta arrivati al “taglio del nastro” non dimenticano chiunque li abbia sostenuti.

Nino Crupi è l’erede di quell’avo Nino Raciti, che - sotto il dominio della Principessa Vittoria S. Martino di Palermo – acquistava un bosco di querce e lo trasformava in agrumeto specializzato, in terrazzamenti con pietre su pietre, a forza di braccia, radunando le forze, insieme ai figli, dopo una giornata intera di lavoro.

Dal 2005 è Nino Crupi che scommette su se stesso, riprendendo quell’azienda di famiglia che si trasforma in un’attività multifunzionale sotto il segno dell’agricoltura, ancora in quella località detta “Soprano”, arroccato sopra le frazioni Santa Margherita e Santo Stefano Medio, antico sito della “grangia” bizantina, la masseria attigua al convento dei Padri Basiliani e la chiesa di Santa Maria e San Costantino in contrada Bruca – da qui il nome Briga – distrutta dall’alluvione del Seicento. 

Dal 22 dicembre l’attività produttiva di “Terra di Santo Stefano” potrà avere, come riferimento a Santo Stefano di Briga, un punto vendita dei prodotti agricoli realizzati nell’azienda, dove si coltivano piante ortive, grani duri antichi siciliani - tra cui grano duro, maiorca e timilia - agrumi e gelso, ceci e lenticchie, castagne e noci, oliveto e vigneto.

“Terra di Santo Stefano” è agri-culturale, perché fare agricoltura nel millennio 2.0 significa garantire genuinità e divulgare la cultura di un’agricoltura sostenibile, integrando la tradizione con l'innovazione nel rispetto della stagionalità: questi sono i concetti caratterizzanti l’attività didattica svolta in azienda per scolaresche di piccoli e grandi.

Nino Crupi ha voluto esaltare la sicilianità della propria azienda, apponendo ai lati dell’ingresso del punto di vendita le Teste di Moro, le note “Graste” di manifattura ceramica di Caltagirone.

Mentre fra le "Graste" emerge il mosaico di piastrelle in ceramica con la scritta “La Molinara”, il marchio creato con l’intento di ripristinare il mulino della zia Giovanna, fermato nel 1960 dopo 900 anni di funzionamento. 

Da sabato 22 dicembre, in omaggio alla zia Giovanna, l’ultima molinara a Santo Stefano di Briga, a Soprano è tornato il mulino, che lavorerà le farine dell’AgriCultura “Terra di Santo Stefano”, per una pasta che sappia di grano.

Terra di Santo Stefano era un sogno, tradotto in un progetto, che diventa una realtà imprenditoriale messinese. 

«L’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa… L’importante è quello che provi mentre corri.» (Giorgio Faletti, Notte prima degli esami)

1 commento:

  1. Segnali che riempiono il cuore, che dicono di come un'imprenditoria illuminata esiste ancora ed indubbiamente non ci si improvvisa ma rinasce nel solco delle tradizioni di famiglia.
    Una storia sentita da piccoli, scritta negli spazi in qui s'è giocato a rincorrersi, a nascondersi, tra il mulino, il palmento, le stalle, i granai.
    Queste, mi ripeto, son le storie che ci riempiono il cuore di gratitudine e di fiducia per il futuro, ad un tempo.

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