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Leggere il presente: Boeri


Lo avevamo recentemente visto-ascoltato a CartaBianca sulla situazione economica italiana ed ecco, la mattina di venerdì 14 di Giugno, propostoci da TaoBuk per la serie di conferenze: “Leggere il presente” con l’argomento “Populismo e Stato sociale”, alla saletta dei Pericolanti dell’Ateneo di Messina.

Una precisazione: l’autore ha diretto per quattro anni l’INPS, quindi è un esperto del cosa accade quando la politica ipotizza una qualche misura di prevenzione e di quando fa Stato sociale.

Di seguito, qualche stralcio sui temi cogenti e trattati nel libro recentemente in libreria, così come si svilupparono a seguito delle domande di interlocutori e pubblico. L’incontro infatti è configurato in forma argomentante con domande da parte di interlocutori scelti dagli organizzatori ed è previsto dello spazio per le domande del pubblico, in prevalenza di accademici, salvo qualche dottore di ricerca e qualche giornalista.

Si esordisce dando l’opportunità di puntualizzare sulla genericità da superare o quanto meno, necessità di un preventivo accordo su cosa sia il populismo: più avanti, grazie anche ad altre domande, si dirime tra il fenomeno in se e le variegate sfaccettature che prende, pur nella contemporaneità, in differenti realtà nazionali, l'identità del populista.

Prosegue approfondendo le questioni del come si vada ed ormai da tanto tempo, a diminuire in efficacia il sistema delle garanzie sociali. Ciò pure in Italia che a buon ragione può essere intesa il paese con il miglior Stato Sociale, anche se, le recenti misure, tendono a risultare difficilmente sostenibili nel presente ed ancor meno in futuro aumentando coloro che necessiteranno dei servizi e diminuendo l'introito il cui gettito è ricavato dalle tassazioni sul lavoro, sugli stipendi. Diminuzione dovuta al decremento del numero di quanti lavorano.

Quindi conclude, anche se ovviamente qui mi perdo molti passaggi, con riflessioni sulle misure che saranno necessarie per tenere in equilibrio lo Stato Sociale, una volta rotto il senso comune della solidarietà sociale tra classi. Il quadro politico europeo sempre più spinge in direzioni che renderanno sempre meno certa la fruizione di un sistema di sostegno ai meno abbienti, se non si faranno politiche a favore dell’impiego che è quello che sostiene le coperture economiche future per lo Stato Sociale.

Le domande del pubblico hanno aperto a problematiche che riguardano la credibilità della politica, quando non è capace di comunicare un progetto chiaro. Solitamente si è poco comprensibili quando manca un progetto. Quindi due aspetti, l'aver le idee chiare su come e cosa voler fare, ciò che si definiva: aver la Visione, congiunta alla chiarezza di comunicazione, potrebbero far tornare credibile la politica, con vantaggi per tutti.

2 commenti:

  1. l'articolo di StrettoWeb a questo link:

    http://www.strettoweb.com/2019/06/messina-leconomista-tito-boeri-ospite-dellateneo/855275/

    e quello della gazzetta del sud online a quest'altro:

    https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/economia/2019/06/14/dialogo-sul-populismo-leconomista-tito-boeri-ospite-allateneo-di-messina-1811657f-954b-4a4e-9a83-d19874889681/

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  2. ...un risvolto positivo?
    DiEM25, il suo programma-progetto di vera Europa dei popoli, a questo link:
    https://diem25.org/manifesto-versione-lunga/

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