Maturazioni, in: "Notti Magiche"
Chi ha conoscenza, si orienta e costruisce futuro: accade a tre giovani selezionati ad un premio per scrittori di sceneggiature e convocati a Roma per ritirarli ed intraprendere la carriera.
Il trovar ospitalità nella stessa casa, della premiata romana, essendo siciliano uno e toscano l’altro, intreccia i destini lungo questa avventura che ognuno vive secondo la sua natura ma anche avendo negli altri la misura assieme alla varietà di occasioni che gli si aprono... ma poi veramente?
È, quello del cinema, un mondo in cui tutto è amplificato ed anche i valori degli individui nei vari ruoli e negli intrecci degli stessi per mettere a buon fine un progetto, più mescolato. Sono tasselli che a volte miracolosamente vanno a registro: talaltre ripiegano come ad esempio quando il progetto di un film deve tramutarsi in un prodotto televisivo in più puntate, o un attore cambia ruolo: diviene factotum, e può gestire bene il ruolo grazie alla conoscenza dell’ambiente.
Un mondo in cui, come dice uno della folla di personaggi, l’alto ed il basso si mescolano, a volte scambiano. Folla di personaggi che costringe a selezionare cosa seguire. Per fortuna c’è anche una sorta di ripasso, in caserma dai carabinieri dove i tre debbono ricostruire questo loro variegato contatto e restituire la complessità anche dei rapporti interpersonali, lì dove tutto è perfettamente capito da tutti, tranne che dai nostri tre novelli che pure sono, in vario modo svegli.
Anche congiunti dei tre, e segnatamente i loro altrettanto giovani affetti, trovano loro strade, per corrispondenze biunivoche che si instaurano come tra il taciturno regista e l'altrettanto taciturna ragazza del toscano, di cui, nelle ultime sequenze, scopriamo la figlia già grande, essere intervistata per strada su sua madre, appena incidentata.
Tocca al brigadiere, in caserma, la lezione più importante: l’indirizzarli ad essere ancor prima che scrittori, ascoltatori del mondo. Vicende personali, identità, i contenuti dei loro lavori che potrebbero divenire progetti e chissà, forse mai realizzazioni proprio perché autobiografici nonchè per questo molto belli. Dopo queste “Notti magiche” in cui si snodano le vicende ed i famosi mondiali di calcio per cui si coniò l’espressione, i nostri, scagionati, li ritroviamo a far, decenni dopo tutt’altri lavori e dobbiamo ammettere ben adeguati alle loro differenti nature, nei loro ambienti d’origine.
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