Novità divergenti e contraddittorie, in: “L’amica geniale” ep6 L’isola
La soggettiva prima su Lenù, poi su Lila, le vede in luoghi differenti e corrispondersi per lettera.
Lenù che sta facendo l’esperienza della vacanza nell’isola d’Ischia, vive anche la novità del nuoto e riflette sul come le novità le inducano uno stato di benessere, proprio in quanto novità.
Si profila infatti, nella timida e riservata Lenù, l’aspetto della curiosità, peraltro presente in nuce sin da quando la vedemmo seguire Lila, con la convinzione che seguendola sarebbe davvero giunta lontano. Curiosità che la porterà lontano anche nel futuro e ad essere, delle due amiche, quella che più spazierà nel mondo, sia geograficamente che per esperienze culturali e di vita.
La risposta di Lila alle lettere di Lenù, sarà tardiva ed unica, ma quanto basterà a far decidere Lenù di tornare a Napoli, al quartiere, con il senso del non lasciar sola l’amica in un momento per lei complesso.
Le difficoltà di Lila riguardano le pressioni familiari per l’accettazione del facoltoso e troppo imbrigliante pretendente, non compatibile con lo spirito libero di Lila, in aiuto a cui verrà solo il fratello che sente come la spinta emancipativa possa venirgli dal forte carattere della sorella. Ancora si fronteggiano conservatorismo e apertura.
Nel mentre, assieme all’incontro con il bimbo, ora giovane pienamente inserito nella contemporanea realtà, che le si era dichiarato tanto tempo prima, Lenù vive, assieme alla bellezza del sentimento, la delusione per la sfuggenza di lui che gravita in un mondo più ampio.
Anche un’altra acquisizione va registrata: tanto è differente da come ce lo si figurava, ma anche tante persone, non sono come sembrano o come i più se le figurano, per via delle apparenze, delle pubbliche virtù. A Lenù accade di doverlo dolorosamente sperimentare e ciò le fa anticipare, di primissima mattina l’andar via da Ischia ponendo fine alla vacanza, quasi una fuga, come a provare di farsi scorrere via l’accaduto.
Il dopo adolescenza delle due amiche non si profila sereno, ma, forse, è il carattere proprio dell’età, quale che sia l’epoca in cui le si vivono queste esperienze.
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