Dinamiche estive, in- “L’amica geniale” St2ep4 Il bacio
Se tra le peculiarità della genialità c’è il risolvere in vittoria una sconfitta, le due amiche lo sono geniali. La prova? Vanno assieme, per un periodo di vacanza al mare ad Ischia, risolvendosi reciprocamente problemi: ribaltando sostanzialmente la situazione.
Lila, invitando Lenù alla prescritta, per lei, dal medico, cura di sole e bagni al mare, ammortizza la presenza della madre e della sorella di Stefano, appena sposata con suo fratello Rino: i rispettivi mariti verranno a trovarle nei fine settimana.
Lenù ha orientato la scelta del luogo ed è sollevata dal lavoro in libreria, compensato dal tutto spesato e risarcita da Lila. Ischia è dove potrà incontrare Nino Sarratore: ciascuno troverà la sua utilità.
L’acume di Lila trova terreno fertile nei libri che Lenù ha portato con se, quelli che le aveva prestato la professoressa Galiani. In particolare, nel testo teatrale “Aspettando Godot”, la interessa e fa riflettere il personaggio che essendo cieco dice che se pure non sentisse e non parlasse, quella vita potrebbe essere ancora più vera.
Questo argomentare li, sulla spiaggia, mentre assieme a Lenù sta con loro sulla spiaggia Nino Sarratore, riaccende l’interesse di quest’ultimo per Lila, con cui, a scuola, da bambini, si contendevano il primato di bravura.
La maggiore libertà che lo stare a mare agevola, l’aver tempo per vedersi quasi dall’esterno, in relazione con altri, crea qualche turbamento anche nella giovane mamma in attesa Pinuccia che non può fare a meno di notare la gentilezza dell’amico di Nino ed aver consapevolezza che aver bruciato i tempi, l’aver formato una famiglia, gli preclude altre strade.
Lenù guarda al rinnovato entusiasmo per la lettura di Lila, con un doppio sentimento, è la natura vera dell’amica, che torna ad essere una spanna più su ed in ciò sta anche il risvolto: lei, Lenù, in questa nuova situazione tornerà ad essere seconda, rispetto a Lila e ciò, proprio ora che stava sperando in qualcosa di più di una semplice amicizia con Nino.
L’assenza dei mariti permette ai cinque amici, le tre ragazze ed i due ragazzi di godere appieno della spensieratezza ed il giocare al fazzoletto lo testimonia.
Eppure, nonostante Nino proponga a Lenù una gita in barca che sembra far mutare il loro rapporto, la nuotata al largo di Lila con Nino, ha conseguenze, rimette in secondo piano Lenù.
Il ritorno dei mariti delle due, ulteriormente marginalizza Lenù, che però vede quanto i rapporti nei matrimoni siano difficili da tenere in equilibrio: lei attende invece di vedersi per la gita in barca con Nino.
È un dialogo che sembra tra amiche la confessione di Lila a Lenù del tentativo fatto da Nino di baciarla, mentre erano a nuotare al largo.
Lenù dimostra indifferenza alla cosa, anzi, muove un leggero contrattacco che però ha tutto il sapore di una difesa: sottolinea che dovesse succedere a lei di venir baciata da Nino, non ci sarebbe niente di male, non essendo lei sposata, con ciò chiarendo di avere il vantaggio della libertà da vincoli.
Aggiunge pure che però non è interessata a Nino, provando maldestramente a nascondere i suoi sentimenti, infatti, quando Lila va via, prende il largo la sua sconsolatezza.
Nella sua immaginazione le cose non sono andate come gliele ha raccontate Lila: per lei i due si completano più ed oltre le convenzioni che vedono Lila sposata: Lila è soprattutto una donna che ha imparato a gestire il suo ruolo in pubblico, ma, non rinuncia alla sua autonomia di vita, continua a far esperienze: è culturalmente autonoma ed è in ciò il suo fascino.
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