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Una donna: la sua incrollabile fiducia nella giustizia



Una donna: la sua incrollabile fiducia nella giustizia

Una forza irrazionale l’amore materno, da tenacia, muove anche ciò che non conosce, fa scelte essenziali, necessarie, la madre di Peppino Impastato, ha tale rettitudine da infondere fiducia in coloro che le credono e la magistratura prende dal suo esempio fiducia.

Peppino è figlio di cotanta madre e lei è madre di quel figlio che ha sempre parlato, ha continuato a far conoscere la verità sulla mafia, nella sua militanza politica e soprattutto dalla sua radio, li, a Cinisi, terra anche del padre suo, mafioso, che non riesce a ridurre a “ragione” il figlio che crede si possa cambiare e lo si debba proprio da lì, in terra di mafia.

I tasselli vengono raccolti dagli amici che comprendono si debba raccogliere le prove che i carabinieri hanno trascurato. Con l’aiuto di un esperto si ricostruirà la verità: è un delitto di mafia camuffato da morte di un attentatore alla linea ferrata.

Quando tanti passi sono già stati fatti, e sono stati uccisi anche magistrati come Rocco Chinnici che stava per diradare le nebbie e rendere visibile a tutti la falsificazione, bisogna attendere ancora, ma la lotta alla mafia ha preso quota.

Prima cadono i guardaspalle dei capi mafiosi, poi vengono incriminati, per altri reati di mafia, anche i capi: sarà solo la strategia dei pentiti ad aver ragione dell’omertà, a demolire l’intoccabilità dei capi.

Continuare l’opera del figlio, proteggendo l’altro figlio, provando a tenerlo defilato nella vicenda giudiziaria, per preservarlo, ora che lui ha una famiglia, ora che la casa è il luogo in cui tutti potranno entrare per conoscere la storia di Peppino Impastato, nella stanza raccogliente le testimonianze di una vita dedicata a far conoscere la verità sulla mafia.

Una donna, la madre Felicia, che scardina da subito le logiche di appartenenza che le si vorrebbe far assumere, in quelle lotte tra clan rivali, per cui, la “famiglia” che ritiene sia stato fatto uno sgarbo al figlio di un membro della “famiglia”, vorrebbe la vendetta è arrogarsene il diritto.

Un pensiero che non alberga nei cuori della parte sana della famiglia Impastato e che solo dalla legge attende giustizia.

C’è, di questa madre tenace, anche un ritratto tenero e l’attrice Lunetta Savino da corpo anche a questi momenti di sguardo indiretto sul figlio per il tramite della visione della giocosità di quei compagni del figlio e dell’altro fratello che colgono l’occasione della foratura di una gomma all’auto, vicino alla spiaggia, per tuffarsi a mare. 

Qualcosa che non sapeva di suo figlio, visto sempre serio e combattivo, le viene dall’osservare quei suoi amici e li nello sciogliersi la tensione, il ricordo diviene tenero.

Si giunge al processo che toccherà ad un pubblico ministero donna, condurre e la testimonianza di Felicia è semplice: un dito che indica il colpevole, è come un dardo che a lungo ha atteso di essere scoccato, potenza di un gesto essenziale, forte come la fiera terra che lo ispira.

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