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Maturità, in: “Paralleli distanti un secolo Maestri 69-70”




Maturità, in: “Paralleli distanti un secolo Maestri 69-70”

 

La coincidenza tra i tempi di passaggi individuali ed i tempi delle vicende epocali, matura.

 

In ciò che è sostanzialmente un conferimento di memoria ed assieme un augurio, formulati in una lettera, un messaggio in video, quello della Senatrice a Vita Liliana Segre, abbiamo occasione, sulla scia delle sue parole, di istituire un parallelismo, pur se differenti le traumatiche occasionalità tra i due secoli interessati.

 

Il percorso dell’istruzione, interrotto a causa delle leggi razziali prima, che non permisero a lei, come a tuti gli ebrei in età scolare, di frequentare le scuole statali dell’Italia sotto il fascismo, hanno prodotto dei ritardi, ed anche un eccesso di maturazione per i traumi della deportazione, prima di tornare e riprendere, accelerando, gli studi.

 

Ad Umberto Saba, Triestino di famiglia ebraica, nella Trieste ancora austriaca, pur se a prevalenza di cittadini italiani nella cultura, accade di vivere gli anni della formazione con un ritardo di qualche decennio rispetto alla cultura delle città d’Italia, coeve. Ciò produsse un più forte legame con la cultura del pieno ottocento letterario italiano. 

 

La lezione sul poeta e scrittore Umberto Saba, dell'italianista Stefano Carrai, non può prescindere dal contesto storico che vede anche lui vivere, spostandosi a Firenze e Roma, il clima della paura d’esser denunciato assieme alla sua famiglia, motivo per cui si allontana da Trieste.

 

Vissuti, quelli dei due protagonisti, Segre e Saba, pur avendo età differenti, di stimolanti esperienze come quella  della liberazione e della proclamazione della Repubblica italiana, ne sono attraversati, in qualche maniera ristorati, anche se per Saba furono tormentati dall’acuirsi delle instabilità per via di vari traumi della gioventù e persino dell’infanzia.

 

La scrittura ne è stata specchio e nella cifra dei coevi grandi scrittori, si annovera, punteggiata di biografici eventi che ne hanno fatto sgorgare zampilli e fiorire germogli, sensibili, con vene dolenti, ed anche con argute e quasi gioiose, quando a testimonianza della genuinità di carattere, vengono attinte dal mondo animale corrispondenze, con gli umani, del tutto appropriate.

 

Nella Segre, il forte spirito costituzionale e soprattutto le questioni del dover lo Stato far sì che tutti i suoi cittadini godano nella stessa misura dei diritti, ed anche che l’attuazione di ciò, oltre che dello Stato, è cura di tutti, come negli articoli terzo e secondo della Carta Costituzionale, si fa ancora azione promotrice di quella continua ricostruzione seguente i momenti di crisi.

 

Il messaggio che valuta la subita restrizione dei rapporti sociali dovuta alla pandemia, parallelo di quella dei perseguitati dal regime fascista e nazista, pur nella diversità di contesti, insiste sulla necessaria intrapresa di una convinta e riorientata ricostruzione, capace di mettere in atto quelle discontinuità necessarie affinché non si debba tornare a sottostare a limitazioni di libertà.

 

Si sintetizzata sul piano del valore liberatorio dell’istruzione, come esemplificato anche dal conduttore-curatore della trasmissione che esemplifica con l’esperienza di Don Milani a Barbiano, dove la possibile speranza di una vita differente da quella delle umili origini, passa per la possibilità di comprendere il messaggio sulle prime pagine dei quotidiani.

 

Soprattutto, si attua quella spinta all’interessarsi di ciò che muove le vicende umane, tutto ciò che accade e di cui via via giova divenir protagonisti, inserendosi nella storia.

 

Altro fondamentale grimaldello, per evitare i distacchi di apprendimento tra i ragazzi, il far sì che chi tra loro prima comprende ed apprende, sia strumento per la comprensione degli altri, volano di crescita culturale e di coscienza, di civismo: quell’applicazione del tutti dover contribuire al progressivo innalzamento culturale della totalità dei cittadini, raccomandato dalla Costituzione.

 

Molto altro, denso, fortemente unito alle esperienza di vita dei due protagonisti, in forma di rapide cronistorie, si svolge nelle brevi lezioni, ed è, da, sicuramente, rigustare, apprezzandone gli spunti utili alla contemporaneità, sempre adombrata e presente. 

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