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Messina, raffica di controlli dei Carabinieri nella zona Sud: 1 arresto e 6 segnalazioni

Continua l'attività dei controlli serrati sul territorio. I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina stanno svolgendo servizio nel centro città e in periferia. Alto il numero delle perquisizioni e dei controlli domiciliari messi a segno dai Carabinieri della compagnia di Messina Sud nei quartieri più periferici. Tra le attività svolte, garantire la “Sicurezza Stradale” e ridurre i rischi di incidenti stradali. Sono state all'uopo elevate contravvenzioni a tutti gli autori delle infrazioni commesse.

Nel pomeriggio di venerdì, 19 gennaio, i militari della Stazione di Bordonaro hanno tratto in arresto per evasione, un pregiudicato 58enne, di nome Natale Cardile, colto in flagranza di reato. L'uomo veniva trovato fuori dalla propria abitazione, contravvenendo alla misura cautelare degli arresti domiciliari cui si trovava sottoposto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'attività di contrasto svolta dall'Arma, inoltre, ha portato all' individuazione di 6 giovani, segnalati al locale Ufficio Territoriale del Governo da militari del Nucleo Operativo e della Stazione di Gazzi. I ragazzi sono stati trovati in possesso di stupefacenti per uso personale dai Carabinieri nelle vie principali di comunicazione in possesso di droghe.

2 commenti:

  1. Commento a: Messina, raffica di controlli dei Carabinieri nella zona Sud: 1 arresto e 6 segnalazioni di Maria Salomone gennaio 23, 2018 Arma , Carabinieri , Messina , spaccio , stazione Gazzi
    E' davvero a sorvegliare e punire che deve limitarsi la nostra azione? Dovremmo ricordare che la punizione è una estrema ratio, che, implica non sia stata sufficiente la nostra azione di prevenzione, a monte, e che ci sfida a porre in atto, a valle, misure di reintegrazione nel tessuto sociale, di chi è stato colto a delinquere. Non suoni giustificazionista la riflessione, che, è sempre un fallimento collettivo quello che porta a perdere in un individuo, la scommessa della sua pacifica integrazione sociale. Integrazione sociale senza per questo far violenza, a nostra volta, ai suoi positivi aneliti. Sempre che siano leciti tali aneliti e commisurati alle sue reali forze, da spendere socialmente. Abbiamo splendidi esempi di dedizione, in ex tossicodipendenti, che insegnano , stando accanto, ad altri tossicodipendenti, a riconquistare, più velocemente, o quanto meno, avendo esperienza del percorso da seguire e delle difficoltà, tra cui anche le tante cadute, nel cammino dell'affrancamento dalle proprie dipendenze. Tutto più facile, se, a fianco, c'è chi quella strada l'ha già percorsa e ci sta difronte come l'esempio vivente che ci si può liberare dalle dipendenze! Certo il "malato" deve voler guarire, ma è sicuramente se c'è qualcuno disposto a seguirlo e a dargli fiducia, nell'instradarsi su un'altra via che ci sarà la possibilità di conseguire un esito positivo che, a quel punto non sarà solo una vittoria personale, ma della società tutta che si rafforzerà.

    Claudio Marchese

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  2. La prevenzione è alla base della lotta alla delinquenza. Poste le leggi, è necessario che gli organi di controllo mirino a far rispettare le disposizion. In un secondo momento, con la vigilanza, si deve puntare ad impedire il passo falso. Purtroppo, è alta la percentuale di casi di recidiva. Concordo sull'esigenza di rimediare attraverso un percorso ad hoc.

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