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Università quale futuro, organizzato da ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari)

"Università quale futuro", convegno organizzato da ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari) alla sala conferenze dello SBA (Servizio Bibliotecario d’Ateneo) Polo scientifico di Papardo.

Invitati a dibattere i capilista locali delle forze politiche presentatisi per le elezioni nazionali del 4 Marzo. Dei quattro candidati aderenti all’iniziativa, due bloccati in casa dall’influenza, presenti invece, il candidato del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva e il candidato nel PD Pietro Navarra. Puntuali, alle 16 di Venerdì 16 02 18, si inizia.

Mauro Federico, rappresentante messinese dell’ANDU, Ricercatore di Fisica e Senatore Accademico, illustra le motivazioni dell’incontro e da un breve quadro della situazione nazionale dell’istruzione universitaria.

Nunzio Miraglia Presidente Nazionale dell’ANDU, analizza le azioni legislative per l’istruzione attuate od omesse dalla politica negli ultimi 40 anni ed il polso del sapere in Italia. Il tenore degli investimenti italiani per l’Istruzione viene confrontato con quello delle altre nazioni europee e l’Italia risulta in coda.

Francesco D’Uva, deputato uscente, abilmente restituisce una nuova immagine al M5S, riferendo delle occasioni in cui, nella presente legislatura, il movimento iniziò ad intraprendere azioni con strumenti che a breve svelarono la loro ineffettualitá. Imparata la lezione: ossia, non è possibile far la rivoluzione con leggi tutte nuove, hanno adottato il duro e capillare lavoro per emendare leggi presenti e cita il caso in cui il PD ha fatto propria l’azione riformista relativa alla no tax area, frutto del lavoro del M5S.

Pietro Navarra, exRettore di Unime, economista, per accreditarsi anche lui come maturo per il compito parlamentare, fa leva sui numeri e sottolinea le positività della sua gestione dell’Ateneo messinese, pur con ridotte risorse fatte ben fruttare. Ambirà al ministero dell’economia? Glielo augureremmo se lo volesse, anche se sarà bene che altri ministeri potessero aver voce di maggior peso nelle scelte economiche che molto condizionano lo sviluppo: è evidente, non stanno dando gli esiti che i cittadini attendono dalla politica.

Il pubblico intervenuto, e quasi saturante l'ampia sala, ha partecipato attivamente ponendo questioni arricchenti il dibattito.

Ha destato forte impressione, tra gli argomenti toccati, la drammatica, certa, carenza di medici, a breve - frutto della strategia del numero chiuso per le iscrizioni all’università - il cui unico rimedio immediato è, tortocollo, aumentare il numero degli assistiti per i medici di base, come già alcune regioni stanno facendo. Questa strategia tende a contenere le spese, nello specifico quelle per la salute, a scapito del servizio ai cittadini e dimostra l’involuzione delle nostre classi governative, non più rispondenti ai cittadini ma ai poteri finanziari.

Dopo più di due ore si conclude l’incontro, certi che due potenziali eletti in Parlamento abbiano argomenti per promuovere la rinascita, come sottolinea Mauro Federico, dell’Istruzione universitaria. L’Università, e l’istruzione più in generale, come traino dell’economia nazionale, grazie ai suoi saperi, anche d’avanguardia, nelle più classiche delle nostre tradizionali potenzialità culturali sul territorio. Arte e sani modelli di vita.

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