Mario Manganaro: nelle parole, nei disegni, nelle memorie, ieri pomeriggio al Palacultura di Messina
La mostra, inaugurata ieri, ha seguito le pubbliche comunicazioni di amici-colleghi, venuti da tutt’Italia. Quattro in particolare hanno manifestato quanto segue: provo a riferire.
“Quest’uomo non ha sete, ...sta assaggiando l’acqua”, è stato detto in proposito di un ricordo documentato da una foto. Ed ancora: sentimento comune, “ha fatto sì che si creassero legami tra tutti noi”.
Ancor più specificando: “ognuno di noi ha avuto da lui elementi per trovare il suo posto tra gli altri. E sulla capacità di ascolto: “lo chiamavo per un saluto, ultimamente, e la sua disponibilità all’ascolto faceva diventar lunghissima quella telefonata. Qualcuno lo ha ritratto come un quadrato senza spigoli.
Trovo, avendo goduto di una lunga e vicina frequentazione, tutto quanto sopra, ritratto nitido, eppur continuamente perfettibile: del ricercatore, del professore, del progettista e dell’uomo.
Colma la sala, al pieno della serena emozione: il foyer delle esposizioni, ha accolto, con il perimetro dei quadri dei suoi disegni, ancor più visitatori di quanto sembrasse poter contenere: magie di una città che sa riconoscere i suoi figli migliori.
La mostra prosegue oggi, domani, ed ancora nel mattino di martedì otto Maggio. Successivamente, come richiesto da alcuni ospiti amici dell’UID, la mostra muoverà, con il consenso della famiglia che ne ha curato questa prima, verso luoghi di affezione di Mario Manganaro che ha interpretato l’anima di tanti luoghi della nostra bella Italia.
Si va ipotizzando: nella forma di un centro studi itinerante, un procedere di differenti mostre che attingeranno al ricco archivio. Questo ce lo farà sentire ancor più vicino ed operante, soprattutto.
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