Messina, benzina gratis in cambio del voto?
La candidata a sindaco di Messina, Emilia Barrile, denuncia pubblicamente una probabile compravendita di voti nello Stretto, nella quale sarebbero stati utilizzati (come merce di scambio) i buoni benzina. La Barrile ha anche postato, sulla sua pagina Facebook, uno di questi buoni incriminati.
Certo che, con i tempi che corrono, fare un pieno di carburante al proprio veicolo è un'utopia bella e buona. Di conseguenza se la notizia venisse confermata, immaginiamo che non saranno pochi gli individui disposti a rinunciare alla propria libertà di voto per aver in cambio chilometri gratis.
Tuttavia, approfittare della povertà dei messinesi per costringerli a vendere il voto è un comportamento indegno quanto spregevole. Una vera è propria speculazione che, grava in modo miserabile, sulle vicissitudini del popolo peloritano.
“Buoni benzina, uno dei cari vecchi metodi per trovare voti in città - afferma la Barrile - ricevo questa immagine e mi sembra giusto pubblicarla. Mi appello ai messinesi: votate con coscienza. Per chi volete, ma con coscienza. Non saranno 20 o 30 km o un pieno alla vostra macchina a fare la differenza nelle vostre vite punto pensiamo al futuro di Messina”.
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