Messina, Le vie dei Tesori 2018: 30 luoghi da scoprire, 6 passeggiate d'autore
Venerdì 14 settembre torna il più grande Festival italiano “Le Vie dei Tesori” che svela monumenti e valorizza il patrimonio artistico delle città di Trapani, Messina, Catania, Caltanissetta, Agrigento, Ragusa, Siracusa.
Il Festival nasce per le vie dei tesori di Palermo nel 2006, con l’intento di trasformare la città in un museo diffuso, offrendo al pubblico la possibilità di visitare luoghi d’arte solitamente chiusi, di vivere le vie della città in armonia con il patrimonio artistico che ne conserva l’identità culturale e storica.
La XII edizione ha il merito di fare scoprire al pubblico siciliano 400 luoghi di interesse artistico, storico e monumentale, e soprattutto di esportare il brand siciliano in quattro città del Nord Italia: Milano, Mantova, Chioggia e la Valtellina.
L’evento dimostra come il turismo possa unire la promozione del territorio alla conoscenza della cultura, integrando il settore pubblico e privato, sollecitando le scuole con la partecipazione di studenti all’Alternanza scuola-lavoro, coinvolgendo esperti operatori turistici e commerciali, e confidando sulla collaborazione dell’immancabile esercito di volontari nell’organizzazione e assistenza ai visitatori.
Quest’anno per Messina è il secondo appuntamento, replicando in tre fine settimana: dal 14 al 16 settembre, dal 21 al 23 settembre e dal 28 al 30 settembre con visite guidate e passeggiate d’autore.
Sono 30 i luoghi selezionati per la Città dello Stretto:
Antiquarium di Palazzo Zanca e Museo della Vara: storia e tradizione;
Castel Gonzaga: la fortezza, finestra sullo Stretto, del vicerè Ferrante Gonzaga;
Castel Vinci, la villa come un castello nella frazione di Castanea, risalente alla prima fase di ricostruzione dopo il terremoto 1908;
Chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio al Ringo, risalente alla fine del 1500;
Chiesa di Maria SS. Annunziata dei Catalani d’impianto normanno, con influenze bizantine e arabe;
Chiesa di San Giovanni di Malta e Museo del tesoro di San Placido, il Martire cristiano ucciso dai pirati che fondò, nel 535, il primo monastero benedettino dell’Isola;
Chiesa di San Giuseppe e Mostra degli argenti;
Chiesa di Sant’Elia;
Chiesa di Santa Maria Alemanna, che riporta la memoria all’epoca medievale delle Crociate, con annesso ospedale, dove Miguel Cervantes venne ricoverato;
Chiesa di Santa Maria di Portosalvo dei Marinai, che custodisce il celebre Vascelluzzo, commissionato dalla Confraternita dei Marinai per tramandare la memoria di un prodigio attribuito al periodo dei Vespri siciliani, nel 1282, o ai primi anni del 1300;
Chiesa e Convento di San Francesco dell’Immacolata, presente nel dipinto “La Pietà con tre angeli” di Antonello da Messina, esposto al Museo Correr di Venezia;
Forte Ogliastri;
Forte San Salvatore e Stele della Madonnina del porto, commissionata dall’Arcivescovo Angelo Paino allo scultore Tore Edmondo Calabrò e realizzata nel 1934;
Galleria d’Arte Moderna Provinciale, con opere di Lucio Fontana, Felice Casorati, Alighiero Boetti e Guttuso, Renato Guttuso
Il Circolo della Borsa - Villa Rodriquez: dimora di uno dei club più antichi d’Europa;
Monastero di San Placido Calonerò – Istituto Agrario “Pietro Cuppari”: l’eremo benedettino che divenne il rifugio dell’Imperatore Carlo V;
Museo delle Armi antiche, che racconta cinque secoli di storia dell’arte della guerra europea, americana e islamica;
Museo delle ceramiche – Antiquarium dell’Università, che ospita circa 170 pezzi distinti in maioliche siciliane e spagnole, appartenuti allo studioso Cesare Zipelli e dallo stesso donati nel 2008 all’Ateneo;
Museo di Cultura e musica popolare: uno spazio etnografico interdisciplinare situato nella frazione di Gesso, arroccato sui Monti Peloritani;
Museo Provinciale “Messina nel 900”: la sede di memoria storica di un bunker sotterraneo al riparo dei bombardamenti della Seconda Guerra mondiale;
Museo Regionale Interdisciplinare, con le opere di Antonello, Caravaggio e Montorsoli e un percorso che inizia dall’età greca ai primi del ‘900;
Nuovo Oratorio della Pace;
Pinacoteca dell’Università;
Ruderi del Convento di Santa Maria di Gesù Superiore, che custodisce il mistero della tomba di Antonello;
Sacrario Cristo Re e Torre medievale;
Vecchie carceri di Rocca Guelfonia;
Villa Cianciafara; Villa De Pasquale; Villa Maria e Villa Stefania: le raffinate dimore in stile Liberty, che ricordano il fermento imprenditoriale nel primo Novecento.
Le 6 passeggiate guidate nei tre weekend:
Sulle orme delle Confraternite - Un itinerario alla scoperta delle più antiche aggregazioni laicali della città, conoscendo alcune delle loro sedi prestigiose;
Messina dopo il terremoto - Una passeggiata alla scoperta di edifici eclettici e Liberty dopo il terremoto 1908;
Gli antichi luoghi della Civitas - La toponomastica cittadina prima dei due terremoti;
Sulle orme di Maria - Alla scoperta delle antiche devozioni messinesi;
Percorrere Antonello: in mostra
Dalla prestigiosa mostra del 1953 agli altri omaggi espositivi dedicati dalla città all’artista.
Viene ricostruita anche la sua “fortuna” nella storia della critica d’arte. Con l’associazione Percorrere Antonello
Percorrere Antonello: la spiritualità
Sotto il segno dei luoghi del francescanesimo passionario e dei legami tra Antonello e la santa Eustochia Calafato. Con l’associazione Percorrere Antonello.
Visite con degustazione - è di scena "Planeta e i tesori" nei territori dove si trovano le cantine:
Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a Vittoria, Buonivini a Noto, Sciara Nuova sull’Etna a Castiglione di Sicilia e infine La Baronia a Capo Milazzo.
La visita è condotta da un esperto o dal padrone di casa, per finire con la degustazione guidata da un enologo.
Percorrere Antonello: la spiritualità
Sotto il segno dei luoghi del francescanesimo passionario e dei legami tra Antonello e la santa Eustochia Calafato. Con l’associazione Percorrere Antonello.
Visite con degustazione - è di scena "Planeta e i tesori" nei territori dove si trovano le cantine:
Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a Vittoria, Buonivini a Noto, Sciara Nuova sull’Etna a Castiglione di Sicilia e infine La Baronia a Capo Milazzo.
La visita è condotta da un esperto o dal padrone di casa, per finire con la degustazione guidata da un enologo.
Come partecipare alle iniziative Le Vie dei Tesori:
Tutti i coupon si trovano online sul sito www.leviedeitesori.it
10 visite 10 euro - 4 visite 5 euro - 1 visita 2 euro
HUB. I coupon da 10 e da 5 euro si possono acquistare anche nell’HUB della Chiesa di San Giovanni di Malta (via san Giovanni di Malta, 2); mentre in tutti gli altri luoghi sono disponibili solo i coupon singoli da 2 euro.
Info: 091 842 01 04, tutti i giorni dalle 10 alle 18
Per le visite nei luoghi non occorre prenotare. Basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi all’ingresso dei luoghi.
Un coupon da 10 euro è valido per 10 visite; un coupon da 5 euro è valido per 4 visite, un coupon da 2 euro è valido per un singolo ingresso a scelta.
A tutti coloro che acquisteranno i coupon verrà inviata una mail con un tagliando dotato di un codice QR.
La pagina contenente il codice dovrà essere stampata e mostrata all’ingresso dei luoghi; oppure si potrà mostrare con il proprio smartphone o tablet.
Il coupon da 10 o 4 visite non è personale.
È possibile quindi stamparlo in più copie, in modo che possa essere utilizzato contemporaneamente da più persone in diversi luoghi, fino a esaurimento del suo valore.
In sostituzione del coupon elettronico saranno disponibili nei diversi luoghi, soltanto ticket da 2 euro.
Le scuole che volessero stabilire data e orario della visita, possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it
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