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L’intraprendenza? in: “Il grande salto”



Davvero non si trova lavoro, o manca l’intraprendenza?
Ci son tanti che continuano a far “guadagni” con poco o niente sforzo, truffe non punibili, quasi legali, tanto, nessuno prima... sapeva che quei titoli erano fasulli, carta straccia! 

Poveri risparmiatori allettati dalla possibilità di entrare, con i risparmi di una vita, in una migliore condizione: come fan tutti, così gli avrà detto il compìto impiegato di banca, ed ecco persa quella loro assicurazione costruita con tanta fatica! 

Ebbene, per tanti di questi e di quelli, ce ne sono ancora di più che ci provano “onestamente” quanto meno, ossia rischiando in proprio e non sulla pelle degli altri o da poveri inconsapevoli, vittime!

Il caso della nostra coppia è, pur sui generis, di quelli in cui ci si impegna onestamente, pur provando loro, a praticar rapine ed affini: certo, maldestramente, e non perché non ci si impegnino, ma proprio perché non l’hanno la cattiveria necessaria per il crimine.

Il filo su cui procede l’articolata sequenza di maldestri tentativi è sul doppio versante tra lo sfigato che chiama il sorriso ed il patetico che stimola la compassione. Sarà anche, ci accorgiamo, pur con mille differenze, un po’ gli somigliamo, quando abbiamo grandi intuizioni risolutive e quindi, in fondo, la nostra compassione è anche un po’ per noi stessi.

La loro vita va sempre più ai margini, pur sognando loro il grande salto, un classico dei giocatori alla lotteria, che potrà risolvergli tutta la vita futura, come anche il recupero dal deterioramento dei loro rapporti con le famiglie.

Il ruolo della provvidenza: per quanto si chieda, sembrano proprio non venire ascoltate le suppliche. Che sia, che non si sa nemmeno far le richieste giuste?

Ebbene, nell’ora della presa di coscienza della propria natura, al deciso abbandono della via del “crimine” ed intrapreso un cammino, letteralmente, di affido, con i migliori sentimenti: quando la provvidenza interviene con il miracolo, è la religiosa che accompagna il gruppo di pellegrini la prima a riconoscere in quella sorta di miracolo all’inverso, consistente nella sopravvenuta cecità di uno dei due nostri, la genialità del miracolo.


Sarà la fortuna mediatica del caso ad essere la svolta, “il grande salto” per i due ed i loro congiunti. Destino o Miracolo, certo è che intraprendenza e genialità di tali nostre guide, surclassano i nostri piccoli pensieri umani. La felicità è uno stato mentale, oltre l’ampiezza delle cose del mondo.

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