Sia fatta la luce...
Ciò che qui cerco di comprendere, assieme a chi legge, è il motivo per cui un dipinto: quello che ho messo ad illustrare l’articolo, appaia a pagina 23 del Manifesto di oggi 25 giugno, a corredare l’articolo scritto a quattro mani da due militanti di sinistra, dal titolo “Una classe dirigente ha fallito, e il PD è all’ultima spiaggia”.
Nel dipinto figura una città sul cui sfondo montagne che si stagliano sugli aranci del tramonto. In primo piano una enorme mano impugna una matita che deposita puntini bianchi sul colore crepuscolare della città, rendendosi artefice di un progressivo illuminarsi.
Il titolo del dipinto, che è di Sammy Slabbinck, quarantaduenne artista belga, autore di collage surreali: “Let There be light”, ad alcuni ricorderà per assonanza il “Let There Be More Light” dei Pink Floyd nella raccolta: A Saucerful Of Secrets del 1968 e nel testo rintracceranno persino un riferimento a “Lucy in the Sky with Diamond” dei Beatles. Ai più avveduti ricorderà anche il fantastico assolo di chitarra di David Gilmour, nel brano dei Pink Floyd: il primo grande assolo noto ai più del celebre chitarrista.
Ad altri, un po’ meno numerosi, il film che John Huston montò, di uno dei tre documentari con materiali originali girati da lui stesso al seguito delle truppe americane nel secondo conflitto mondiale: quello in cui ci si prodiga con psicologi, attraverso ipnosi ed altri rimedi, di far tornare alla vita normale i militari americani, tornati traumatizzati dall’esperienza della guerra.
Riprendendo da prima delle fughe citazioniste, in fondo anch’esse illuminanti, mi appare appropriato, interpretando che l’articolo dei due sia il puntino che si sta materializzando, ad aiutare gli altri, i già presenti ed i successivi che verranno ad illuminare la scena. Quindi un imperativo: far chiarezza!
Sarà semplicistico, ma, ogni volta, far luce sulle cose, anche quelle su cui lì per lì non vorremmo, aiuta a migliorare il mondo. Fu così per i documentari di John Huston, prima rifiutati dai vertici militari e subito dopo considerati educativi da Marshall, quello del piano per la ricostruzione dell’Europa post conflitto mondiale, per intenderci.
In fondo anche Beatles e Pink Floyd, accendono con i loro brani una luce su qualcosa che la società benpensante voleva ignorare, ossia che la droga, in quegli anni 60 ed ancora dopo, era entrata a far parte delle “curiosità” dei giovani e continuiamo a sentirne le conseguenze. Sarà poi un caso che oggi, 51 anni fa i Pink Floyd per la BBC registrassero una Radio Session del detto brano?
Trovo così che coloro che scrissero l’articolo, illustrandolo con questa immagine, stanno insistendo su un concetto: non giova ignorare, meno che meno negare, è invece necessario prendere atto della realtà delle situazioni, sempre! Solo così si potrà avere strumenti e con l’uso di essi, possibilità di risalir la china, archiviando la strategia del vivacchiare ad oltranza e scegliendo tra ipotesi concrete.
Ritroverete nelle ultime righe dell’articolo, limpido: possibili alternative. Riporto: no, non riporto, ma per chi volesse, nel primo commento a questo articolo troverà il link a quell'articolo di Simone Oggionni e Stefano Quaranta.
https://ilmanifesto.it/una-classe-dirigente-ha-fallito-e-il-pd-e-allultima-spiaggia/
https://ilmanifesto.it/una-classe-dirigente-ha-fallito-e-il-pd-e-allultima-spiaggia/
RispondiElimina