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Minutoli vs Volontari animalisti: non si placano le reazioni contro le parole dell'assessore


Ancora tante reazioni scuotono l'ambiente del volontariato animalista e non solo, in seguito alle accuse generalizzate di 'affarismo a spese degli animali', indirizzate dall'assessore Minutoli nei confronti degli animalisti medesimi. Molti volontari si ritengono pesantemente toccati ed offesi dalle illazioni, senza apporto di prove, riferite dall'assessore in un articolo riportato su altro quotidiano e sono talmente tanti che non riusciamo a citarli tutti né a riportarli per intero.

Un mondo animalista scosso profondamente, che invece avrebbe dovuto essere supportato dal proprio rappresentante istituzionale, nel segno di una proficua collaborazione, ed al quale noi possiamo offrire invece solo qualche spazio esemplare sugli umori raccolti.

"Io non mi ritengo una volontaria e non potrò mai esserlo", ci confessa Paola Florio. "Sono una semplice cittadina, volgarmente chiamata 'jattara', che si è avvicinata ai volontari perché ammira il loro lavoro. Ho conosciuto molti di loro e apprezzo la loro dedizione... mettono anima, corpo, cuore e soldi in ciò che fanno.

Assisto ogni giorno a richieste di aiuto e se ogni tanto fanno 'i leoni da tastiera' (come li apostrofa dispregiativamente l'assessore, n.d.r.), che ben venga... Le istituzioni non aiutano i volontari, figurati i semplici cittadini che sfamano come me i randagi. Onestamente non so se è più 'leone da tastiera' chi accusa senza prove fondate o chi cerca disperatamente aiuto.

Forse sarò stata fortunata. Avrò conosciuto la parte pulita del volontariato. Come si fa però ad accusare persone che lottano giornalmente contro il randagismo, contro l'ignoranza ed il continuo silenzio delle istituzioni?"

Nelle parole di Francesco Marino, presidente in pectore della costituenda associazione onlus in difesa di animali e ambiente 'Fedelambiente' e noto volontario messinese, c'è grande amarezza, mista però a tanta voglia di continuare ad agire.

"Le parole dell'assessore sono piombate su tutti noi come macigni", ci confessa, "e sono profondamente ingiuste. Non si può offendere e mortificare il lavoro di anni di tanti volontari, come è stato fatto.

I volontari sacrificano il loro tempo, le loro energie ed i loro stessi soldi, spesso troppo pochi, e non sarebbero nemmeno tenuti a farlo, specie quando mai sostenuti dalle istituzioni. Francamente viene un magone terribile nel leggere certe accuse ed alcuni di noi potrebbero davvero essersi stancati, di fronte a rappresentanti istituzionali insensibili ed addirittura diffamanti, di collaborare.

Non abbiamo ancora totalmente deciso, ma siamo fortemente tentati, infatti, di consegnare tutti gli animali, da noi accuditi gratuitamente, nelle mani di chi ci accusa di realizzare un business: il supposto 'business' potremmo finalmente dunque lasciarlo direttamente a lui ed al Comune.

Però", continua Marino, "vorremmo essere comunque informati sul soccorso e sulle degenze che sarebbero attivate e realizzate, e sul benessere dei poveri animali, cosa che potrebbe spingerci, da un altro lato, nonostante tutto, a non fidarci e a continuare ad occuparcene personalmente..."



Giovanni Rizzo, giovane volontario di zona Messina nord si chiede semplicemente: "L'assessore si riferisce a pitbull o cani, in genere, definiti 'aggressivi' o 'mordaci' che apparirebbero misteriosamente nei fine settimana: ma è mai venuto a Giostra, od in certi altri contesti cittadini, facendosi un giro? Ma questa gente, che pretende di governarci, lo ha mai conosciuto il territorio?"


Elisabetta Tedesco, storica volontaria, si chiede: "Ma l'assessore conosce la nostra situazione di gattare, costrette ad operare sempre in emergenza, sterilizzando spesso gatte a nostre spese e mantenendole da noi, senza alcun aiuto istituzionale?

Si occupa seriamente di controllare se le sterilizzazioni siano effettuate regolarmente o è mai intervenuto quando si sono verificati, purtroppo più frequentemente di quanto si creda, delle interruzioni di pubblico servizio? Cosa sa della situazione generale di continua emergenza che siamo costretti a dovere affrontare per salvare e soccorrere i poveri animali abbandonati e giacenti sul territorio?"

Cinzia La Spada, altra storica e notissima volontaria messinese, intervenendo nella discussione, ci confida: "Secondo me, come pensiamo in tanti, l'assessore ha sbagliato nel rilasciare certe dichiarazioni generiche ed inutilmente infamanti, perdendo una buona occasione per tacere.

I volontari fanno ed hanno fatto tantissimo, in assenza delle istituzioni: sono stati l'unico baluardo contro il dilagare del randagismo, mettendoci il proprio cuore, le proprie energie ed il proprio denaro. E i problemi, mi creda, sono proprio tanti.

Personalmente mi trovo a gestire, in una Colonia Felina Protetta, una popolazione di un centinaio di gatti, in parte malati, e mandatimi proprio dal Comune. Oltre ai miei cani personali, il Comune, mi ha inviato in stallo e gestione anche ben 5 cani, uno dei quali fattomi recare proprio dall'attuale assessore: un pitbull, anche abbastanza aggressivo, che sarebbe dovuto rimanere da me al massimo uno o due giorni, ma che mi fu rifilato per 16. Il tutto gestito a spese mie: non un solo croccantino mi venne mai inviato.

Non comprendo perché adesso l'assessore parli di business da parte degli animalisti, quando non ci viene mai recato aiuto nemmeno per uno degli animali malati, che avrebbero bisogno di indagini diagnostiche e di terapie adeguate. Non mi si risolve nemmeno il grosso problema delle deiezioni di tutti questi animali, considerate in un primo momento umido, in un secondo indifferenziato ed adesso 'rifiuti speciali'.

Si tratta di ben 30 sacchi al giorno di materiale prodotto, che da sola proprio non riesco a smaltire. L'ho fatto presente a tutti, assessore compreso, ma continuano a lasciarmeli, affinché risolva da sola la questione. Ma vi sembra possibile continuare così, e ci si accusa pure di business... Ma business di cosa, del letame non smaltito?"

Per oggi poniamo qui un termine fittizio alle varie testimonianze, ma ci sarebbe ben altro ancora da dire da parte di associazioni e volontari, lasciati decisamente troppo soli, forse però finalmente essendo riusciti a capire cosa intendesse probabilmente l'assessore con la volontà di realizzare 'convenzioni': quelle che certamente il Comune avrebbe voluto e continua a realizzare nei fatti lui con noi volontari, parte decisamente più generosa al cospetto di istituzioni sempre piu... stitiche.



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