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Prodromi di percorsi differenti, in: “L’amica geniale” ep3 Le metamorfosi



Cambio di paradigma
Lasciate le Lila e Lenù bambine, anche l’iniziare l’episodio con un funerale, quello del padre padrone del quartiere, dice di un seppellimento, di un cambio, entrano nell’adolescenza che, nel dopoguerra è ad un tempo più ingenua e più consapevole rispetto alla contemporaneità, e comunque tempo di apprendimento e di nuovi orientamenti che indirizzeranno la vita futura.

I due versanti sono rispettivamente rappresentati da Lenù e Lila: sfumature differenti rappresentano gli altri loro coetanei, costretti a misurarsi con i nuovi assetti del quartiere.

Sta iniziando un mondo nuovo, anche nel quartiere
Con l’economia che riprende, sono i negozianti la nuova classe media agiata ed i genitori aspirano ad inserire i figli nel commercio, è così che chi interrompe la scuola, ricordiamo, non ancora dell’obbligo per tutti sino alle superiori, bensì solo elementari, trova occupazione, pur in ruoli marginali, nel commercio, come commesso/a.

Scarto tra Lila e Lenù: il ruolo delle famiglie
Le strade delle due amiche sembrano risentire di questa diversificazione, continuando ad istruirsi alle medie Lenù ed aiutando nel negozio da calzolaio del padre Lila che però intraprende, assieme al fratello, la prototipazione di una scarpa di sua invenzione, fantasticando di una sua messa in produzione industriale, sentendo il momento e che i soldi stanno iniziando a girare, non mettendone a parte il padre perché è nello spirito della nuova generazione che si muovono.

Premiazione alla biblioteca di quartiere
Non deve stupirci l’intraprendenza: è lei Lila, quella che legge di più, che nutre la sua mente e si dedica con passione anche al latino studiato dalla sua amica Lenù, a cui suggerisce il modo da lei trovato per rendere efficace la tecnica di traduzione. Inizia ad emergere una Lila che non sarà imbrigliabile ne imborghesizzabile, mantenendo uno scarto soprattutto nella scelta di campo della sua guerra: il quartiere di cui conosce la storia e dove vorrà ricoprire un ruolo dirompente.

Insegnanti: due tipologie che hanno determinato il futuro della nazione
Quanto a chi insegna, capiamo che o sta continuando a tenere per se il meglio del sapere, non diffondendolo opportunamente, o guarda all’opportunità di far crescere con l’istruzione i suoi allievi migliori per indurle a prendere l’ascensore sociale che si sta mettendo in moto.

Accenni di aperture al mondo dei sentimenti e nei confronti dell’altro sesso
Solo sguardi, ma a volte anche violenze subite, dove è consueta la riprovazione della vittima, additata come colpevole: gioca il maschilismo ma ancor più il giudizio sull’inadeguatezza al mondo come si sta strutturando, dove, bisogna esser forti.

Molto avrò trascurato o non espresso esplicitamente, come le questioni riguardanti le metamorfosi fisiche e la complessa accettazione del proprio metamorfizzato corpo, ma confido nella possibilità che il lettore ha di rivedere, anche in questa luce, l’episodio su RaiPlay.  Chi ne sentisse la necessità, potrebbe scorrere anche tra questi della passata stagione, ed anche chi li avesse persi. Le riflessioni sul primo ed il secondo episodio, stanno qui, così, rispettivamente titolati:
Una vita più elementare, in: L’amica geniale ep1 Le bambole
Spietate e competitive donne, in: L’amica geniale ep2 I soldi

Ogni tanto, per fortuna, qualche autore decide di rendere ancor più facilmente veicolabile, rispetto alla carta stampata, sezioni della nostra storia recente: giova ad aver più consapevolezza del perché siamo così, di cosa siamo frutto, nel male, ma anche nel bene. Da ultimo ricordo che sia in più volumi che in volume unico, è godibile il romanzo della Ferrante, da cui tutti questi episodi sono tratti e verranno tratti.



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