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Nel cuore del linguaggio, in: “Il Professore e il pazzo”



Dove l’equilibrio segna limiti, la follia, non li contempla. Opere ardite emanano da ciò.
Eviterei i fraintendimenti possibili, da subito: i due, sono entrambi appassionati, quindi solo loro possono essere gli artefici di progetti “monumentali”. 

I sapienti potranno suggerire casomai, di non provare a perseguire la perfezione ad oltranza, poiché la più intensa elaborazione, troverà sempre chi possa segnalar mancanze e trattandosi della costruzione di un dizionario per una lingua viva, egli continuerà ad essere superato dalla vita.

Ecco liquidate le questioni più scottanti che nel film emergono progressivamente ed un po’ in avanti, di necessità, dovendoci prima far entrare nel tema, “distratti” come siamo dal seguire la parte più umana delle vicende dei due, che sembra scorrere parallelamente, apparentemente senza nesso, e lungamente.

Sarà che dobbiamo essere immersi nella storia umana, persino nella sua dolorosità per assaporare che, questo si fa carico di comunicare il progetto del dizionario, dizionario che è quello della lingua, promosso dalla prestigiosa università britannica di Oxford.

Un dizionario infatti è opera che raccoglie i sensi delle parole registrandone persino le mutazioni di significato nel tempo. L’uso nel tempo è testimoniato dai testi di scrittori che al meglio hanno agito la ricchezza espressiva delle parole più in uso, ed anche di quelle che meno frequentemente entrano nel quotidiano, ma non per questo sono trascurabili, anzi, sono le migliori rivelatrici di versanti dell’animo, molto sensibili.

Assieme alla titanicità del progetto intrapreso, v’è il quotidiano: eccezionale per drammaticità ed anche per passione, dei due protagonisti, a lungo seguiti, nelle loro vicende umane, separatamente. Il dramma dell’errore che porta all’uccisione di un innocente da una parte e il coinvolgimento di una famiglia nell’intrapresa dell’opera, dall’altra parte: la classica trascuratezza involontaria della famiglia da parte dei geni per quest'ultimo e l’esperienza del dolore per l’altro.

Trarre dalla letteratura i sensi e la storia dei significati delle parole, le loro variazioni, necessita di uno sforzo collettivo che viene promosso invitando, con un comunicato, allegato a tutti i libri in vendita, i lettori a collaborare, estraendo i corrispondenti brani letterari, per i termini di cui si riscontra un uso chiarificatore e/o particolarmente singolare. 

Questo il progetto, come si comprende, di grande intelligenza proprio perché tende a cogliere il sentimento popolare, quindi diffuso e genuino: è vera fotografia del vissuto del linguaggio.

Trascurando qui la parte che, è riduttivo catalogare come drammatica e sentimentale od ancora come di principi e valori, si è inteso salvaguardare il nucleo centrale, la rilevanza civile, ancorché culturale del progetto del dizionario. La presenza delle vicende umane dei protagonisti, nel racconto cinematografico, oltre a poter essere letta come altra narrazione, cosa che accade per tutta la prima parte del film, è consustanziale al progetto dizionario.

Il buon gioco che le vicende umane hanno nella costruzione del progetto del dizionario, crea sinapsi, nella descrizione cinematografica, che ha come proprietà la sintesi comunicativa, avrebbe invece potuto portare a sommarietà per brevità o estensività insopportabili nella stesura di un breve articolo.

Giovi segnalare che intensi scambi intercorrono tra le “parole” delle vicende umane e quelle di cui ci si sta occupando nella stesura del dizionario, quelle su accennate come sinapsi. Il lavoro a distanza dei due protagonisti, separati dalla condizione da internato del “folle”, aggiungono intensità allo svolgimento narrativo e tutto ciò converge a formare un’opera molto gradevole e di spessore culturale ad un tempo.

Le qualità attoriali coinvolte mettono del loro, assieme a inquadrature, ambientazioni e musiche che, come traspare di più nello scorrere dei titoli di coda, evocano l’ineluttabilità del destino, assieme ad una grande gioia di vivere: sono toni gioiosamente epici, come si addice a questa storia.

2 commenti:

  1. Ho visto il film, magnifico, ed ho letto il corposo relativo articolo.
    Se il secondo non é un insieme di appunti da sviluppare per farne qualcosa da leggere da aitri che non sia chi lo scrive...
    Mi permetto suggerire venga da capo a piedi riconsiderato e riscritto con amorevole ed umana cura.
    Grazie.
    Camillo Pigneri
    Addí 29 gen 2020
    Santa Costanza🤗

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  2. Visto il magnifico film e letto il corposo relativo scritto.
    Se il secondo non é insieme di appunti a solo uso di chi li scrive, mi permetto di riconsiderare e riscriverlo di sana pianta con amorevole e umana cura.
    Grazie
    Camillo Pigneri
    29.2.2020
    Santa Costanza

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