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Novara di Sicilia: una perla nascosta tra i Nebrodi e i Peloritani

Al confine tra i monti Nebrodi e Peloritani, in una pittoresca vallata, sorge il comune di Novara di Sicilia, in provincia di Messina. Con i suoi 1. 414 abitanti, la località appartiene al circuito dei borghi più belli d’Italia.

Un piccolo centro abitato, di struttura settecentesca, ricco di cultura, storia, arte culinaria e “bella gente”, impegnata in attività di volontariato. Il territorio è stato abitato prevalentemente in epoca greca e romana da bizantini, siculi, arabi, lombardi e normanni. In tutto il paese sono presenti ben 11 chiese. Da visitare la “Cripta del Duomo”, situata nell’elegante e maestosa Chiesa Madre di Novara, dove si conservano sei mummie di sacerdoti, che mantengono in gran parte i tessuti molli.

A Novara, lungo il torrente di San Giorgio, esistevano 14 mulini ad energia idraulica, che possono essere di due tipi, a ruota verticale e a ruota orizzontale, solitamente installati lungo il corso di piccoli torrenti. Oggi, è possibile visitare il Mulino “a ruota orizzontale” della famiglia Affannato, per rivivere “la macinatura del grano a pietra di una volta”.

Piatto tipico del luogo è la pasta “ncasciàda”, condita con ragù di vitello e castrato, polpette sbriciolate, melanzane fritte, uova e pangrattato e maiorchino (formaggio tipico del luogo). La “pasta tradizionale della festa” è mangiata prevalentemente il giorno di ferragosto, giornata in cui si festeggia l’Assunta, la Santa patrona del paese.

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