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Caos scuola a Messina: cosa accadrà il 12 settembre?

Per comprendere cosa accadrà il 12 settembre nelle scuole messinesi, ci vorrebbe davvero un "mago" di pronostici; tanto è il caos che si è insinuato, in questo afoso mese d'agosto, nelle menti di studenti e genitori peloritani.

Inizialmente si parlava di far scoppiare un caso nazionale, mantenendo chiuse la stragrande maggioranza delle scuole peloritane; giacché prive del certificato di "vulnerabilità sismica".

Adesso si attende il summit di Palermo del 28 agosto, nel quale il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, proverà a discutere in merito all'ordinanza emanata da Cateno De Luca il 3 agosto, che prevedeva la chiusura immediata di tutti gli edifici scolatici pubblici nel Comune di Messina.

Riassumendo alcune scuole saranno riaperte, altre solo parzialmente (e già si parla di turnistica) altre ancora (prive di basilari certificati di sicurezza) potrebbero restare irrimediabilmente chiuse.

Cambiamo Messina dal Basso, attacca pesantemente l'operato del primo cittadino e immagina uno scarica/barile finale, che si concretizzerà prima del 12 settembre "scaricando la responsabilità finale (nello specifico, quella su doppi e tripli turni) a presidi e genitori".

Il Corsaro del Sud ritiene che sarebbe opportuno iniziare a valutare l'ipotesi di edificare nuovi plessi scolastici multi-piano, anche a Messina, in grado di ospitare migliaia di studenti.  Non comprendiamo perché i nostri figli siano costretti a studiare in istituti obsoleti e spesso in condizioni di criticità. 

Servono nuove strutture, limitarsi a stuccare le facciate di vecchi edifici crediamo sia alquanto risibile, di fronte a scuole talvolta risalenti alla seconda guerra mondiale.  Strutture portanti di vecchi edifici che potrebbero contenere cemento armato ormai corroso dall'usura del tempo; quindi incapaci di rispondere a criteri antisismici e di sicurezza.

Forse sarebbe davvero il caso di far scoppiare un caso nazionale, perché la sicurezza dei nostri figli dovrebbe andare di pari passo con il loro diritto allo studio. Qualche milione di euro proveniente da Palermo non sarebbe certo sufficiente per creare nuovi plessi scolastici di sana pianta; forse potrebbe bastare per qualche ristrutturazione. 

Probabilmente questa volta non dovremmo nascondere la testa sotto terra (ad uso struzzo) e porre anche all'attenzione nazionale "caso Messina"; anche a costo di rimandare la normale riapertura scolastica del 12 settembre.

A seguire l'elenco dei plessi scolastici, di competenza del comune di Messina, con relative limitazioni:

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