L’uomo, trattino di unione tra scimmia e computer? Il mondo delle informazioni, in: “big data, intelligenza artificiale, pittura impressionista, Maestri 03-04”
L’uomo, trattino di unione tra scimmia e computer? Il mondo delle informazioni, in: “big data, intelligenza artificiale, pittura impressionista, Maestri 03-04”
L’informazione permea il nostro mondo, sin dal passato è la nostra memoria ed essenziale è stato il momento in cui abbiamo potuto registrare su un supporto, anche per trasmettere la nostra esperienza.
Le note grotte di Altamura con i loro graffiti rappresentanti scene di caccia, le si voglia interpretare come propiziatorie della stessa caccia, o veri manuali di informazioni su come condurre la caccia, a beneficio di allievi che, proprio lì, compivano la loro iniziazione, anticipano un salto relativo alla diffusione dell’informazione avvenuta con l’invenzione della stampa.
Con la stampa, molti più individui ed in luoghi diversissimi e distanti, hanno avuto modo di attingere ad informazioni e fruire di esperienze che hanno potuto essere trasmesse e diffuse di generazione in generazione.
Da una diffusione nel tempo, ma limitata localmente, dei graffiti nelle grotte, si è passati, certo, per gradi intermedi, al superamento del confinamento geografico dei dati e delle informazioni anche esperenziali, su essi.
I calcolatori, il cui primo scopo, come esplicito nel termine francese che li designa, ordinateur, è quello di sistematizzare la conoscenza, mettere assieme per poterli confrontare, dati, secondo specifiche classificazioni o raggruppamenti, possono essere studiati per prendere decisioni conseguenti, basandosi sulla ripetizione di schemi di comportamento che sono anche caratteri di soggetti umani.
Sono a tutti gli effetti profilazioni basate sui nostri gusti, quelle di cui si avvalgono i supermercati attraverso la registrazione delle liste dei nostri scontrini sulle carte fedeltà, a giovare come strumento di gestione del magazzino di prodotti, ma anche per interpretare e prevenire i nostri desideri.
L’immane quantità di dati che dall’inizio del secolo, in modo esponenziale, rispetto al passato, conferiamo con gli smartphone nel flusso di dati che calcolatori dalla grande potenza accumulano ed elaborano, apre anche nuovi scenari, se intersechiamo questa potenzialità con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale dovuta proprio a quella capacità di apprendimento da noi che è sostanzialmente cedere esperienza a cervelli che, si prevede, raggiungeranno una capacità di calcolo pari a quella della totalità di tutte le specie viventi.
Da quel momento, intorno ad un decennio dal presente, potrebbe avverarsi l’ipotesi che noi individui umani, siamo l’anello di congiunzione evolutivo tra le scimmie e computer come i robot che saranno pronti a sostituirci, come nuova specie vivente.
Basata sull’osservazione diretta del reale è la pittura impressionista che esalta ad esempio per contrasto cromatico, il potenziale di luce trasmessa da un colore usato a fianco del suo complementare e se la definizione delle forme, con tale tecnica potrebbe apparire non ben definita, in realtà è molto di più che ci viene trasmesso, perché, ad esempio, vi è impressa l’atmosfera reale osservata, come quando un ballo all’aperto sotto una pergola, registra chiazze di luce filtrate tra il fogliame.
Ciò, e molto più, a riguardo di entrambi gli argomenti, è dipanato con chiarezza di costruzione del discorso nelle due lezioni da quindici minuti, rispettivamente, dal Computer Scientist Marco Mezzalama e della Storica dell’Arte Maria Grazia Messina.
La puntata, con le tante più sollecitazioni d’interesse per il nostro nutrimento intellettivo e per sprigionare intuizioni potenzialmente inventanti un differente destino per la nostra specie, è visionabile su RaiPlay. Seconda puntata del programma di Rai Tre alle 15,20 di giorno 29 Aprile, o, più semplicemente, cercando Maestri e poi ancora sull’immagine hashtag Maestri conducente all’insieme delle puntate già trasmesse.
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